lunedì

11° giorno - Rangiroa, alla Laguna Blu

Iaoranàaa

Anche oggi in programma una giornata tosta con escursione alla mitica Laguna Blu.
La nostra barca parte poprio a fianco di una festa di paese, proprio ieri in aereo assieme a noi c'era un folto gruppo di giovanottoni, oggi scopriamo che sono i team di alcune gare di canoe che si svolgeranno proprio in questi giorni.
Il tutto sta iniziando con una benedizione, il ritardo di qualcuno ci consente di seguire la cerimonia e di fare un giro fra i banchi, però è una cosa veloce e si parte, siamo in 9.

Ad accompagnarci sono due ragazzi locali, le poche onde lasciano tranquillo il mio stomaco e dopo una mezzoretta la barca si ferma a qualche centinaio di metri da un motu. Ci fanno scendere, caricano un grosso frigo sopra ad un surf e su un'acqua alta poco più di mezzo metro ci trasferiamo a piedi al motu.

Ci circondano pinne che fuoriescono a pelo d'acqua, non siamo tranquillissimi.
Nel motu sono pronti dei tavoli e materiale per cucinare.
Nell'altro lato del motu ... la Laguna Blu.
E' impossbibile descrivere a parole quel colore che si pone fra il celeste ed il blu, il vocabolo "azzurro" è troppo limitativo, perfino le foto non riescono a descriverlo pienamente.

I ragazzi si mettono ad intrecciare delle foglie di palma, ne formano dei cestini che vengono usati come contenitori delle cibarie. Dell'impasto per pane al cocco viene spalmato su delle foglie, ci spiegano che verranno messse sul fuoco e non bruceranno, un po' come i nostri fogli di allumino.

Uno dei due rimane a cucinare, l'altro ci accompagna all'interno della laguna con un'altra imbarcazione più leggera, alla scoperta dei perchè di quel colore particolare. Praticamente si tratta di una minilaguna all'interno della laguna più grande, sempre circoscritta da piccoli motu che impediscono la formazione di onde, quindi acqua calmissima, discretamente profonda, vista da sopra apparentemente trasparente, vista da dentro con molto plancton e probabilmente anche questo contribuisce alla colorazione, anche i pesci non sono tantissimi come da altre parti.
Una sosta ci fa venire una fitta al cuore, su una spiaggia, inconfondibile, della schiuma di detersivo, anche qua ha colpito l'idiozia della continua "crescita" della razza umana.

Ritorniamo al motu ed è pronto il pranzo

Un riposino, una sorpresa con regalo alle donne dei cestini di foglie di cocco trasformati in splendide borsette, ed iniza un gioco con squali, uccelli e pesci.
Circondato da tutti noi uno dei ragazzi inzia a gettare in acqua avanzi del pranzo, gli squaletti che gironzolavano aumentano di numero e praticamente arrivano sui nostri piedi assieme ad una miriade di altri pesci e di uccelli che tentano di agguantare il cibo al volo, gli squali sono sfuggenti però il ragazzo riesce abilmente ad agguantare al volo un uccello ed un pesce.


Rimanendo in piedi gli squali si vedono nitidi, provo ad immergermi con la maschera e sebbene siano a pochi centimentri di distanza non riesco ad intravvederli, ottimamente mimetizzati con l'acqua.

Il gioco termina e ritornamo alla barca principale.
Veniamo circondati da un folto gruppo di squali famelici più grandi, evidentemente consapevoli che abbiamo ancora avanzi di cibo. Dicono che non è bene aizzare i pesci a comportamenti aggressivi, però lo spettacolo della cattura del cibo è impressionante per la velocità dei riflessi e la potenza nella distruzione delle ossa.


Al rientro siamo letteralmente arrostiti dal sole, comunque avanzano tempo e voglia per fare un'altro po' di snorkeling lungo il Pass di Avatoru, sempre in mezzo a pesci e coralli.

A cena ci ritroviamo noi, una coppia americana, una francese ed una giapponese, una vera Babele. Ognuno con la propria lingua, nonostante le enormi diversità, aiutati dai gesti e minimamente da Alain (il gestore dell'hotel) seduto a tavola con noi, facciamo nascere una specie di "esperanto" che ci auita a raccontare ed a capire benissimo come abbiamo trascorso la nostra giornata. Un'altra lezione di vita ci conferma che, quando esiste la volontà e l'armonia, si riesce a superare qualsiasi ostacolo di incomunicabilità.

Abbiamo trascorso un'altra giornata intensissima, ci meritiamo un po' di riposo,
Buonanotte

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